Capitolo 1
Le origini: Sampierdarenese e Andrea Doria

La Società Ginnastica Comunale Sampierdarenese, fondata nel 1891, aprì la rispettiva sezione calcio nel 1899. Anche i ginnasti della Società Andrea Doria, fondata nel 1895, iniziarono ad allargare le discipline praticate, dedicandosi pure al calcio ed occupando a tale scopo lo spazio dell'attuale piazza Verdi, di fronte al quale si stava costruendo la stazione di Genova Brignole. L'Andrea Doria non partecipò ai primi campionati organizzati dalla Federazione Italiana del Football (F. I.F.) poiché si iscrisse invece ai tornei di calcio organizzati direttamente dalla Federazione Italiana di Ginnastica, alla quale appunto aderiva, ma tra le sue file militò dal 1902 per diversi anni Francesco Calì, primo capitano della Nazionale italiana. Esordì in campionato il 9 marzo 1902e partecipò alle edizioni seguenti fino al 1913.
Il 27 luglio 1927, per volere del regime fascista, le formazioni dell'Andrea Doria e della Sampierdarenese vennero fuse dando vita alla formazione dell'A.C. La Dominante che nel 1930, inglobando la Corniglianese, assunse il nome di FBC Liguria. Successivamente, nel 1931, il FBC Liguria retrocedette in terza serie e per questo motivo il club si disgregò: riassunse il nome Sampierdarenese, favorendo la rinascita dell'Andrea Doria e riprendendo, in pratica, separatamente l'attività. La Sampierdarenese riuscì a tornare nella massima serie al termine della stagione 1933-34, ma il 15 luglio 1937, dopo una riunione alla "casa del fascio", venne imposta una nuova fusione con Corniglianese e Rivarolese per ridare vita all'Associazione Calcio Liguria; l'Andrea Doria, intanto, percorreva il suo cammino in Serie C: tutto ciò fino al campionato del1943.
Dopo che la guerra aveva pressoché impedito lo svolgersi dei campionati di calcio, nel 1945 ripresero, seppure a fatica, le attività di Sampierdarenese ed Andrea Doria. Oberate da problemi economici, le due società arrivarono, l'anno successivo, ad un accordo che prevedeva la fusione tra di esse: era l'unico modo per evitare la chiusura di entrambe le "filiali" calcistiche delle rispettive società.

La nascita ufficiale: subito Serie A
Il nome attuale della società fu assunto il 12 agosto 1946, con la definitiva fusione tra Sampierdarenese ed Andrea Doria. Il primo presidente fu Piero Sanguineti, che fu presto sostituito dall'ambizioso imprenditore Amedeo Rissotto, mentre il primo allenatore fu il fiorentino Giuseppe Galluzzi. La Sampdoria fu ammessa immediatamente in Serie A, in virtù del titolo sportivo di massima categoria ereditato dalle sue due fondatrici.
Nello stesso mese, la nuova società tornò a giocare sul terreno di gioco "storico" dell'Andrea Doria, e cioè quello che era il terreno detto della "Cajenna" nel quartiere di Marassi, nel frattempo diventato stadio Luigi Ferraris.
Per la nuova società, fu studiata una maglia che unisse i colori di entrambe le squadre: il bianco e blu dell'Andrea Doria, con il rosso ed il nero della Sampierdarenese. Ne venne fuori una divisa assolutamente unica, sicuramente la più originale di quelle presenti nell'intero panorama calcistico nazionale: una maglia blu inframezzata da due strisce bianche, una rossa ed una nera, con lo stemma di Genova (la croce di San Giorgio) al centro. Il simbolo della squadra è invece composto da un fascio di strisce blucerchiate poste in diagonale, al centro delle quali vi è posta una silhouette nera raffigurante il volto di un tipico pescatore genovese stilizzato con barba, berretto caratteristico, pipa e capelli al vento. Tale figura è chiamata in dialetto genovese baciccia.
L'esordio ed il primo derby
La prima partita della Sampdoria fu giocata il 22 settembre 1946 a Roma, presso il vecchio Stadio Flaminio. La prima formazione blucerchiata fu la seguente[5]:
•Bonetti in porta;
•Borrini, Bertani e Zorzi in difesa;
•Gramaglia (primo capitano della Sampdoria), Fattori, Bassetto e Fiorini a centrocampo;
•Fabbri, Baldini e Frugali, in attacco.
la partita si concluse 3-1 per la Roma, con il primo storico gol blucerchiato siglato da Bassetto, che sarebbe rimasto alla Samp fino al 1953, diventandone la prima bandiera. Per la formazione di casa, decise il fenomenale Amadei, un altro grandissimo del calcio italiano, con ben tre marcature.

Nello stesso anno, la Sampdoria affrontò per la prima volta il Genoa, nel primo storico derby di Genova. Si giocò in uno stadio gremito, il 3 novembre 1946: 3-0 il risultato per i blucerchiati, con le marcature di Baldini, Fiorini e Frugali. Nella partita di ritorno, fu ancora la Sampdoria ad avere la meglio; 3-2 al fischio finale, con doppietta di Bassetto e gol di D'Alconzo: l'autogol di Piacentini e la marcatura di Dalla Torre non bastarono ai rossoblù.
Un altro risultato memorabile fu certamente la vittoria conseguita contro il Milan il 13 ottobre 1946, alla quarta giornata: dopo un iniziale svantaggio, siglato dal rossonero Gimona, i blucerchiati riuscirono a recuperare il risultato con una doppietta, tra primo e secondo tempo, del solito Baldini.
I primi campionati
Complessivamente, le prime due stagioni videro piazzarsi la Sampdoria nelle ultime posizioni, riuscendo comunque ad ottenere la salvezza; all'esordio nella massima competizione nazionale, i blucerchiati non sfigurarono, terminando ad un più che onorevole decimo posto, traguardo non trascurabile vista la giovinezza della società. Il buon piazzamento in classifica fu soprattutto merito di Baldini e Bassetto, autori rispettivamente di 18 e 13 marcature: furono soprannominati "i gemelli del gol", titolo successivamente assunto da Vialli e Mancini ai tempi dello storico scudetto del 1991.
Poi, dopo un anno caratterizzato da una difficile salvezza, la Sampdoria sorprese tutti, piazzandosi al quinto posto. La stagione 1948-1949 fu quella dell'attacco con Baldini e Bassetto che assunsero il ruolo di autentici protagonisti, contribuendo decisamente alla quinta posizione in graduatoria. Grazie ai buoni risultati ottenuti, la Sampdoria vide aumentare l'interesse nazionale nei propri confronti: esso fu dimostrato dalla prima convocazione di un calciatore blucerchiato in Nazionale A. Infatti, nel 1949, grazie alle sue ottime prestazioni con la casacca blucerchiata, Baldini fu convocato in Nazionale per l'amichevole contro il Portogallo: ovviamente, si trattò dell'esordio del primo calciatore sampdoriano con la maglia azzurra. La partita, nella quale il giocatore partì da titolare e alla quale assistette il primo presidente della Repubblica, Enrico De Nicola, si giocò al Luigi Ferraris: 4-1 per gli azzurri il risultato finale.

L'uscita di Rissotto e l'arrivo di Aldo Parodi
Nel 1949, la Sampdoria ebbe un nuovo presidente; era Aldo Parodi, uomo ambizioso già presidente dell'Andrea Doria ai tempi della fusione: sembrò che con Parodi ci potesse essere un ulteriore salto di qualità, ma la realtà fu differente. Infatti, nella stagione successiva, la squadra non andò oltre il tredicesimo posto.
Fonte: Wikipedia